New Sources for the teaching of history of the Constitution in the Soviet Union: textbooks and school exercise books (1945-1965)

La storia delle discipline scolastiche costituisce sicuramente uno degli aspetti pi\uf9 interessanti delle riforme della scuola sovietica. Come hanno dimostrato alcuni storici, i programmi, i metodi di insegnamento e le interpretazioni della storia (russa, sovietica e mondiale) hanno fatto costante oggetto di rielaborazione dalla Rivoluzione del 1917 fino alla caduta del regime socialista. Infatti, la storia ha costituito uno dei campi di insegnamento pi\uf9 complessi per la scuola comunista, che doveva trasmettere alle nuove generazioni un\u2019identit\ue0 culturale comunista per mezzo di una conoscenza del passato imperniata a mano a mano sulla lotta di classe, sul ruolo storico del proletariato o sulla missione della Russia nella sconfitta del nazismo. Pertanto, questo articolo si propone di analizzare l\u2019evoluzione dell\u2019insegnamento della storia e della Costituzione dal punto di vista della didattica, facendo ricorso a fonti pedagogiche \u201ctradizionali\u201d (programmi e manuali) e a fonti nuove come i quaderni di scuola. In particolare sono state analizzate due raccolte di queste cosiddette \u201c scritture bambine\u201d di carattere scolastico: a) quella dei racconti della \u201cguerra vista con gli occhi dei bambini\u201d scritti dagli scolari di 1^ e 2^ classe, che vennero raccolti nel 1946 dal principale teorico della metodologia dell\u2019insegnamento della storia, N.P. Kuzin nella citt\ue0 di Rzhev, nota per le numerose perdite umane avvenute durante le operazioni di guerra; b) quella di una collezione privata di quaderni di Ljudmila G. Kiseleva, che ha frequentato la scuola di Nogin (nei pressi di Mosca) negli anni Cinquanta e che annotava le lezioni scolastiche con una particolare diligenza. Dai racconti dei bambini e dagli appunti di storia e dei principi della Costituzione emerge un\u2019evoluzione profonda dell\u2019insegnamento della storia, della sua didattica, dei contenuti e della docimologia stessa. Infatti, mentre negli anni Venti si not\uf2 l\u2019adozione dei metodi della pedagogia attiva, a partire dagli anni Trenta emerse il recupero delle materie tradizionali, che utilizzarono il testo unico redatto dalla nota storica Anna Pankratova (su indicazioni di Stalin) fino alla fine degli anni Sessanta

Russian and Soviet Schooling: educational legacies, institutional reforms and national identities.

La scuola russa e sovietica ha sempre costituito un importante tema di ricerca per gli specialisti dell\u2019ex Unione sovietica. Al pari degli studiosi russi della pedagogia, che hanno dimostrato una grande capacit\ue0 di rinnovamento metodologico dopo la caduta del regime socialista, gli storici occidentali hanno progressivamente abbandonato lo studio delle teorie pedagogiche per rivolgere il loro interesse all\u2019analisi dei sistemi scolastici intesi come sistemi complessi di cultura educativa, identit\ue0 nazionale e riforme istituzionali. Questo saggio cerca quindi di cogliere le specificit\ue0 del sistema scolastico russo e sovietico nella prospettiva della lunga durata (durante la monarchia zarista e dopo la Rivoluzione d\u2019ottobre fino alla riforma sovietica del 1958). Si tratt\uf2, infatti, di un sistema fortemente condizionato nel suo sviluppo da istanze di diversa natura quali l\u2019alfabetizzazione di massa della popolazione rurale, l\u2019istruzione delle nazionalit\ue0 non russe, l\u2019educazione comunista e la lotta contro l\u2019analfabetismo degli adulti. Pertanto, la prima parte presenta a grandi linee la nascita e lo sviluppo del sistema scolastico zarista a partire dal regno di Caterina II fino al 1917, la seconda il periodo compreso fra la Rivoluzione d\u2019ottobre e il 1939 e la terza il periodo che va dalla Seconda guerra mondiale fino alla destalinizzazione del sistema scolastico grazie alla riforma del 1958, al fine di mettere in evidenza le fasi del processo di alfabetizzazione e di scolarizzazione di massa e i rispettivi orientamenti della politica educativa. Infatti, l\u2019ipotesi del presente saggio, sulla scorta della pi\uf9 recente produzione storiografica, \ue8 che la scuola sia stata considerata un importante strumento nella formazione dello Stato e della sua identit\ue0 nazionale sia durante lo zarismo che durante il regime sovietico al di l\ue0 dell\u2019evoluzione della cultura educativa volta alla formazione del cittadino dell\u2019Impero zarista o dell\u2019educazione comunista del cittadino sovietico. Ciononostante la scuola \ue8 riuscita nel suo intento primario di combattere l\u2019analfabetismo in modo pi\uf9 efficace rispetto agli altri paesi europei del periodo compreso fra le due guerre: in base ai censimenti della popolazione del 1897, 1926, 1939 si not\uf2 un cambiamento assai rilevante, e cio\ue8 che era alfabetizzato rispettivamente il 24,0%, il 51,1% e l\u201981,2% della popolazione in et\ue0 compresa fra i 9 e i 50 anni

Robustness of avalanche dynamics in sheared amorphous solids as probed by transverse diffusion

Using numerical simulations, we perform an extensive finite-size analysis of the transverse diffusion coefficient in a sheared 2D amorphous solid, over a broad range of strain rates, at temperatures up to the supercooled liquid regime. We thus obtain direct qualitative evidence for the persistence of correlations between elementary plastic events up to the vicinity of the glass transition temperature $T_g$. A quantitative analysis of the data, combined with a previous study of the $T$- and $\dot\gamma$-dependence of the macroscopic stress \cite{ChattorajCaroliLemaitre2010}, leads us to conclude that the average avalanche size remains essentially unaffected by temperature up to $T\sim0.75 T_g$

The introduction and spread of european-style creches in Russia

The article was submitted on 17.05.2016.Рассмотрено обращение в России конца XVIII в. к европейским просветительским моделям в сфере образования, как в системе учреждений (приютах для подкидышей, школах, детских садах и лицеях), так и в воспроизведении воспитательных методов. Одним из таких учреждений, получивших широкое распространение, были crèches (детские ясли). Целью исследования автора является воссоздание этапов появления учреждений, предназначенных для присмотра за маленькими детьми, и определение их функций. Автор прослеживает процесс адаптации этой модели к российским условиям в последних десятилетиях XIX — начале XX в. В пореформенной России организация яслей была связана исключительно с частной инициативой, и лишь с 1891 г. процесс развития детских учреждений приобрел системный характер, получив поддержку государства и покровительство правящей династии. На основании отчетов и описаний приводятся статистические данные о количестве детей, принимавшихся в ясли, сведения о характере ухода, воспитания, об организации профилактических и гигиенических процедур, о питании, объемах финансирования, составе и квалификационном уровне персонала. Выявляется отношение к институту младенческих учреждений со стороны матерей – крестьянок и работниц. Анализируется взаимосвязь между развитием сети детских учреждений ясельного типа и важным демографическим показателем – детской смертностью, в том числе в сравнении с аналогичными показателями в ряде стран Западной и Центральной Европы. Автор приходит к выводу, что хотя развитие ясельных учреждений происходило в России по той же схеме, что и в остальных европейских государствах, общее их состояние оставалось неудовлетворительным. Правительство слишком поздно начало принимать меры по форсированию системы охраны детства; с началом Первой мировой войны многие планы остались нереализованными. Ключевые слова: история воспитания в России; детские ясли; Ведомство детских приютов; Ведомство учреждений императрицы Марии; охрана материнства и детства.This article considers Russia’s turn at the end of the 18th century to European educational models, both institutionally (orphanages, schools, nurseries, and lyceums) and in terms of pedagogical methodology. The crèche is an example of one such institution that was spread widely across the Russian Empire. The aim of this research is to show the development of this institution and to define its function. The author considers how this model was adapted to Russian conditions in the late 19th and early 20th centuries. Immediately after the Great Reforms, the organisation of crèches was exclusively a product of private initiative: it was only from 1891 that they were developed systematically with support from the state and the ruling dynasty. On the basis of descriptions and statistics, the article evaluates how many children were accepted into these institutions, the methods of education used, the deployment of hygenic safeguards, the financial support available, and the level of education possessed by crèche teachers. The relationships that mothers from the peasantry and the working classes had with these establishments is also discussed. Finally, this piece looks at how the development of a network of creches was linked with the important demographic phenomenon of child mortality. Drawing comparisons with Western and Central Europe, the author arrives at the conclusion that although crèches followed the same scheme in Russia as they did elsewhere, their general condition was unsatisfactory. Thanks to the government’s disinterest until quite late, many plans for crèches remained unrealised on the eve of the First World War

Stability of critical bubble in stretched fluid of square-gradient density-functional model with triple-parabolic free energy

The square-gradient density-functional model with triple-parabolic free energy, that was used previously to study the homogeneous bubble nucleation [J. Chem. Phys. 129, 104508 (2008)], is used to study the stability of the critical bubble nucleated within the bulk under-saturated stretched fluid. The stability of the bubble is studied by solving the Schr\"odinger equation for the fluctuation. The negative eigenvalue corresponds to the unstable growing mode of the fluctuation. Our results show that there is only one negative eigenvalue whose eigenfunction represents the fluctuation that corresponds to the isotropically growing or shrinking nucleus. In particular, this negative eigenvalue survives up to the spinodal point. Therefore the critical bubble is not fractal or ramified near the spinodal.Comment: 9 pages, 8 figures, Journal of Chemical Physics accepted for publicatio

Polarimetry in X- and Gamma-Ray Astronomy: The Ultimate Dimension

Polarization has been a powerful diagnostic tool in radio, microwave, and visible astronomy, providing details of photonproduction mechanisms on much smaller scales than can bedirectly imaged or deduced from photon intensity and energyalone. While polarimetry at other these wavebands (radio,microwave, and optical) is an established technique, highenergy astrophysics lags far behind in this respect. Yet polarizationanalysis has the potential of revealing many detailsabout the magnetic fields, geometries, and emission mechanismsfound in high energy emitting sources. Deviations fromspherical symmetry and/or the presence of ordered magneticfields give rise to polarized radiation: some examples includeanisotropy in solar flares, the presence of jets in microquasarsand blazars, accretion disks around stellar and massive blackholes, accreting and rotation-powered pulsars, and beams ingamma-ray bursts. In addition, null polarization detectionsfrom gamma-ray bursts at x-ray energies have been usedas a test of fundamental physics by placing limits on the possibleviolation of Lorentz invariance

Perturbation of Tunneling Processes by Mechanical Degrees of Freedom in Mesoscopic Junctions

We investigate the perturbation in the tunneling current caused by non-adiabatic mechanical motion in a mesoscopic tunnel junction. A theory introduced by Caroli et al. \cite{bi1,bi2,bi3} is used to evaluate second order self-energy corrections for this non-equilibrium situation lacking translational invariance. Inelastic signatures of the mechanical degrees of freedom are found in the current-voltage $I(V)$ characteristics. These give rise to sharp features in the derivative spectrum, $d^2I/dV^2$.Comment: 22 pages LaTeX + 3 uuencoded PS picture

Resonant tunneling and Fano resonance in quantum dots with electron-phonon interaction

We theoretically study the resonant tunneling and Fano resonance in quantum dots with electron-phonon (e-ph) interaction. We examine the bias-voltage ($V$) dependence of the decoherence, using Keldysh Green function method and perturbation with respect to the e-ph interaction. With optical phonons of energy $\omega_0$, only the elastic process takes place when $eV<\omega_0$, in which electrons emit and absorb phonons virtually. The process suppresses the resonant amplitude. When $eV>\omega_0$, the inelastic process is possible which is accompanied by real emission of phonons. It results in the dephasing and broadens the resonant width. The bias-voltage dependence of the decoherence cannot be obtained by the canonical transformation method to consider the e-ph interaction if its effect on the tunnel coupling is neglected. With acoustic phonons, the asymmetric shape of the Fano resonance grows like a symmetric one as the bias voltage increases, in qualitative accordance with experimental results.Comment: 28 pages, 11 figure

I quaderni di scuola e la didattica della lingua, della letteratura e delle scienze naturali in Russia e in Unione Sovietica (1860-1940)

Questo articolo si propone di analizzare \u2013 attraverso una metodologia interdisciplinare \u2013 alcune raccolte di quaderni russi e sovietici al fine di studiare la storia del sistema scolastico e della cultura educativa (russa e sovietica) dal punto di vista delle discipline scolastiche. La prima parte dell\u2019articolo studia alcuni aspetti materiali dei quaderni di scuola russi (la forma, la produzione e la distribuzione) che sono diventati \u2013 dall\u2019inizio del Ventesimo secolo \u2013 l\u2019oggetto di molti dibattiti fra i pedagogisti e gli igienisti. Dopo la Rivoluzione d\u2019ottobre, il nuovo governo sovietico rivolse la sua attenzione maggiormente alla produzione centralizzata dei quaderni di scuola e cerc\uf2 perfino di pianificare la loro distribuzione. La seconda parte dell\u2019articolo tratta dell\u2019evoluzione della didattica della lingua e della letteratura russa, analizzando i quaderni di scuola di due famosi scolari di Tolstoj (1861) e di altri bambini delle scuole zariste di Kiev, Chernigov e Tula (1910-16). In confronto a questi, i componimenti di letteratura russa \u2013 redatti dagli eroi Aleksandr e Zoia Kosmodemianskie (vittime della Seconda guerra mondiale) negli anni Trenta \u2013 mostrano un profondo cambiamento nella didattica e nell\u2019interpretazione della letteratura russa rivelando addirittura come l\u2019interpretazione marxista abbia progressivamente permeato tutti i saperi disciplinari delle scienze umane. La terza parte dell\u2019articolo presenta l\u2019evoluzione della didattica delle scienze naturali \u2013 della botanica in particolare \u2013 attraverso l\u2019analisi dei quaderni di alcuni scolari della Stazione biologica per giovani naturalisti \u201cK.A. Timiriazev\u201d. Questa stazione era un centro creato nel 1918 dal famoso biologo Boris V. Vsesviatskij per insegnare ai bambini ad osservare la natura e gli animali attraverso un metodo scientifico. I quaderni dei bambini e i commenti degli insegnanti mostrano un processo simile a quello visibile nell\u2019interpretazione della letteratura e cio\ue8 una progressiva revisione della biologia in funzione dell\u2019ideologia comunista che sfoci\uf2 \u2013 dopo la met\ue0 degli anni Trenta \u2013 nella pseudo-scienza nota come lyssenkismo

Derivation of the transverse force on a moving vortex in a superfluid

We describe an exact derivation of the total nondissipative transverse force acting on a quantized vortex moving in a uniform background. The derivation is valid for neutral boson or fermion superfluids, provided the order parameter is a complex scalar quantity. The force is determined by the one-particle density matrix far away from the vortex core, and is found to be the Magnus force proportional to the superfluid density.Comment: Latex, 6 page